Dopo 15 anni chiuso “Semide” il mensile dei Comuni di Mortegliano, Castions, Talmassons e Lestizza

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Da oltre 15 anni mi sono impegnato a sostenere e coordinare la redazione di Semide con pochi ma validi collaboratori. Un impegno che, come Direttore Responsabile, ho cercato di fare sempre con la massima disponibilità e apertura verso tutti gli enti, le associazioni, i partiti e le persone delle nostre comunità.

Per me, a settant’anni compiuti, credo sia giunta l’ora di passare la mano, anche perché il giornale ha bisogno di essere rinfrescato e rinnovato pur mantenendo la libertà e l’autonomia che lo ha sempre contraddistinto. Per essere sincero, pensavo fosse più facile un “passamano” tramite qualche ente, qualche associazione locale o semplicemente qualche persona appassionata come me, visto che il giornale ha le risorse sufficienti per mantenersi, senza il bisogno di elemosinare contributi pubblici. Inoltre, è già ben organizzata la grafica, la stampa, l’incellofanatura, la posta, ecc.

Oltre sei mesi fa abbiamo iniziato a segnalare sulle pagine del giornale l’intenzione di chiudere i battenti a dicembre ma pare che nessuno, per il momento, sia in grado di prendersi questo impegno. Peccato! Ricordo le difficoltà iniziali, la consegna gratuita per due anni a tutte le famiglie dei quattro Comuni, l’insistere continuamente con le aziende locali per le inserzioni pubblicitarie… Insomma, arrivare a oltre 1.500 abbonati e stampare 2.000 copie mensili, mi sembra un traguardo non facile da raggiungere in un territorio che conta 16.700 abitanti. Ecco perché è un peccato! Comunque, la vita va avanti, non muore nessuno se non esce il giornale, ma muore una voce libera che forse aveva bisogno di farsi sentire con più forza proprio in questi momenti di incertezza e di scombussolamento generale. Credo che Semide abbia lasciato un seme della sua presenza in particolare nell’unione dei nostri quattro Comuni. E’ da 15 anni che diciamo che questi Comuni possono convivere… Qualcosa è stato recepito!

Sento il dovere di ringraziare i collaboratori, tutti i sostenitori e le aziende che hanno contribuito a sostenere il giornale, in particolare quelle che fin dal primo all’ultimo numero (luglio 2002 / dicembre 2016) hanno dato il loro apporto: Garden Center Durì, macelleria Stocco, oreficeria Loris, autofficina Bertolini Elido e tante altre che si sono accodate in seguito.

Un grazie particolare a Lidio Novello che oltre alla pubblicità della sua impresa ha contribuito materialmente al sostegno del giornale in momenti di difficoltà.

Concludo con un desiderio: vorrei fare un secondo libro di “Contis contadis” dove sono raccolte tutte le interviste fatte agli anziani e pubblicate mensilmente nell’ultima pagina. Sarebbe un documento importante accanto a quello già fatto che raccoglie i primi sette anni. Un documento di “prima mano” raccontato da coloro che hanno vissuto i primi decenni del secolo scorso.  Parlerò con le varie amministrazioni per trovare una soluzione.

Spero, comunque, non sia un mandi definitivo ma solo qualche mese di pausa, aspettando che qualcuno, oltre alle parole, passi ai fatti. Non vorrei che lo sforzo fatto fino ad oggi per mantenere in vita il giornale, si perdesse nell’indifferenza delle nostre comunità.

Bon Nadâl e bon 1917

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